Non ci si lava mai nello stesso fiume”
(Herman Hesse, Siddharta)
Descrizione
“Lui” nasce da un desiderio e da una continua aspirazione. L’obiettivo era trasformare il bagno in un’esperienza completa, andando oltre il semplice concetto di luogo per la toelettatura. Si cercava riposo, relax, profumi, cromoterapia e aromaterapia. Nella “stanza da bagno”, il mare si manifesta delicatamente attraverso il pavimento in resina, evocando l’arena di una spiaggia, mentre i lavabi a conca in Botticino classico richiamano il bianco calcareo delle conchiglie. Inoltre, i giunchi di bambù creano un suggestivo gioco di trasparenze verdi, trasformando la doccia in un’immersione nel canneto, un’esperienza di contatto diretto con la natura. Le luci nascoste nel controsoffitto e i rubinetti sobri e moderni completano l’atmosfera. La nostra interpretazione della doccia è stata unica.
La doccia, l’acqua. Mi sono sentito coinvolto in diverse dimensioni. Come un bambino che gioca, una corsa sotto la pioggia, un’esplosione di sensualità. La natura, il verde, il fiume Brenta, che hanno segnato la mia immaginazione e la mia infanzia. “In riva al Brenta, giocando. Lasciandomi bagnare dalla pioggia”. C’è una semplicità in quel momento, piacere e soprattutto una connessione totale, una simbiosi con l’elemento “natura”. Questa è la doccia. Uno spazio “semplice nella forma e nei materiali” che ci rende vulnerabili, in tutti i sensi, e ci riconnette con la nostra autenticità, con una fisicità che si lascia andare. Ci perdiamo nell’abbraccio caldo dell’acqua. Ci lasciamo andare a ciò che siamo veramente. Naturalmente, noi stessi. In questo spazio di incontro, di riconciliazione con noi stessi e l’ambiente che ci circonda, possiamo lasciar libera la fantasia.
Ognuno ha la sua natura, il suo gioco, la sua doccia. Unica.
